"Il locale esteticamente è anche bello. Peccato per tutto il resto. Appena arrivati, con tavolo riservato da giorni, ci fanno attendere all 'esterno per 10 minuti così a capocchia. Dopodiché, mentre ancora ci stiamo accomodando, ci portano due bottiglie d 'acqua senza averci chiesto alcunché e le aprono prima ancora che possiamo eventualmente rifiutarle. Passa poi mezz 'ora prima che qualcuno giunga a prendere l 'ordinazione, quindi l 'obiettivo si rivela manifestamente quello di farci terminare l 'acqua prima dell 'arrivo delle portate. Ordino finalmente il famoso ossobuco della casa con risotto giallo e mi accorgo all 'arrivo che a me è stato destinato un solo, piccolo ossobuco, con un ossicino povero di midollo, mentre a un mio commensale ne arrivano due e con ossi peraltro molto più grandi e succulenti. Da un posto così pretenziosetto non mi sarei mai aspettato una simile disattenzione da parte di chi ha impiattato...cosa credevano, che mi sarei gettato sul cibo come un suino a digiuno da una settimana non accorgendomi della disparità di trattamento?! Lo faccio presente alla cameriera, che abbozza... la prossima volta non succederà più ...ma chissenefrega della prossima volta, non ci sarà mai una prossima volta, per quanto mi riguarda! Le suggerisco che forse sarebbe il caso di farsi perdonare subito, ma la gentile damigella mi dà ragione, sorride e riprende allegramente la sua strada come se nulla fosse. Ovviamente non arriva nessun premio di consolazione. Non volendo ulteriormente rovinare la serata al festeggiato la chiudo lì, ma se fosse stato per me non l 'avrei fatta passare così liscia.L 'ossobuco, peraltro, era stracotto, gelatinoso e immerso in una specie di denso brodino di verdure passate che ben poco aveva del vero trito dell 'ossobuco milanese. Il risotto almeno era buono.Assaggio le pappardelle coi porcini e il cinghiale in umido di un commensale accorgendomi che anche la qualità media degli altri piatti non è alta: buona la pasta, ma il sugo di funghi è insipido; il cinghiale invece è assai duro e stopposo.Al momento del dolce opto infine per una tarte tatin: praticamente una mattonella papposa di mele bollite, senza nulla dell 'effetto leggermente caramellato e della mela certo cotta, ma coesa, della vera tarte tatin. Insomma: la dimostrazione che l 'abito non fa il monaco."
